Le prime impressioni di due nuove collaboratrici: Giulia ed Elisa

Le prime impressioni di due nuove collaboratrici: Giulia ed Elisa

foto giuliaEsperienza personale Giulia
Eccomi di nuovo qui a far parte di Arcisolidarietà… L’esperienza del servizio civile regionale mi è servita molto sia dal punto di vista di crescita professionale ma soprattutto a livello personale. Ora sono operatrice nel progetto “Emergenza Nord Africa 2014” e mi occupo di assistere sia a livello sociale sia santario alcune ragazze e famiglie richiedenti asilo politico.
Non è così facile descrivere questo lavoro, soprattutto concentrare in poche righe le emozioni che quotidianamente vivo. Ritengo che lavorare con le persone, soprattutto quando si opera in un contesto di disagio, abbia i suoi lati negativi ma sicuramente più lati positivi. Non posso negare che alcuni giorni sono abbastanza frustrata, ma non tanto dalle persone “assistite” più che altro dalla difficoltà di mediare/dialogare con la comunità. A volte do per scontato quanto possa essere una ricchezza conoscere persone provenienti da altri luoghi, con usi e costumi diversi. Mi scontro con una realtà che molto spesso non riesce a vedere le risorse che apporta la diversità, e si focalizza, quasi fossilizzandosi su “un po’ di melanina in più”.
Con questo lavoro capisco quanto sia fondamentale far conoscere l'”Altro” attraverso la condivisione di momenti di convivialità.

foto elisa 1Esperienza personale Elisa
Sono entrata in contatto con Arcisolidarietà a Dicembre 2013 come volontaria. Avevo bisogno di occupare un po’ di tempo in modo diverso, di fare qualcosa che mi desse nuovi stimoli ed imparare qualcosa di nuovo. Per più di un anno ho fatto la volontaria presso l’Asilo Notturno, la residenza che Arcisolidarietà mette a disposizione durante la notte per persone senza fissa dimora. Qui ho incontrato persone con vite molto diverse fra loro, dalla mia e da quelle che avevo incrociato prima, e questo mi ha permesso di cambiare più volte i miei punti di vista. Da Gennaio, lavoro come operatrice all’interno dell’Associazione. I miei compiti sono molto diversi ora, ed il lavoro mi permette di entrare più profondamente nella vita delle persone con cui entro in contatto. Ogni giorno porta nuove domande ed è sempre diverso dal precedente: questa, probabilmente, è la parte più bella e più difficile di questa nuova esperienza. Ho sempre amato leggere e conoscere. Ora posso affermare che in poche significative giornate ho imparato, nel bene e nel male, molto di più.